SOLUNTO
Solunto fu fondata intorno al VII sec. a.C. dai Fenici sul promontorio di Sòlanto secondo il peculiare modello insediativo fenicio che prediligeva i promontori e le isolette antistanti la costa. La presenza nel territorio di piccoli corsi d’acqua che agevolavano la risalita verso l’entroterra e i contatti con i centri indigeni della Valle dell’Eleuterio, rispondevano, inoltre, pienamente alla precipua vocazione commerciale dell’insediamento.
Distrutto ad opera di Dionisio di Siracusa agli inizi del IV sec. a.C., il centro fu rifondato alla metà circa del IV sec. a. C. sul vicino e inattaccabile Monte Catalfano, che prospettava sia sul Golfo di Palermo che su quello di Termini Imerese.Il sito archeologico è immerso in uno scenario naturale di ineguagliabile bellezza, tra i più incantevoli della Sicilia. Dalla città, infatti, l’occhio spazia fino alle Eolie e nelle giornate particolarmente terse è pure possibile vedere l’Etna, ma la vista più suggestiva è, senza dubbio, l’affaccio sulla baia di Capo Zafferano.L’impianto urbanistico di Solunto è regolare, cosiddetto ippodameo, dal nome dell’architetto greco Ippodamo da Mileto che teorizzò i principi dell’urbanistica ortogonale nel V sec. a.C.Sembra tuttavia che, sebbene la disposizione dell’impianto rifletta i criteri di organizzazione propri della cultura greca, il progetto sia stato concepito e realizzato sulla base dell’unità di misura punica, il cubito di m 0,515, nel clima di fecondo scambio culturale che caratterizzava all’epoca il Mediterraneo occidentale. Dalla via dell’agorà si giunge fino alla grande piazza, cuore pulsante della città, incrociando le vie laterali che s’inerpicano su per la collina o scendono verso il mare. Nella grande cisterna presso l’agorà si raccoglie ancora l’acqua piovana, del teatro si intravede sul pendio la sagoma semicircolare e del bouleuterion (edificio per le assemblee del consiglio cittadino) si conservano cinque file di posti; e poi ancora i santuari punici, emblematica presenza della cultura punica che sopravvisse nella città fino alla sua fine. Passeggiare per le strade dell’antica città al tramonto, tra gli edifici pubblici, le antiche botteghe e le lussuose case adorne di mosaici nei pavimenti e di pitture parietali sulle pareti, sarà un’esperienza indimenticabile. Un posto da visitare assolutamente.
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